Io sono Persefone, di Daniele Coluzzi – pag. 292

Io sono Persefone nasce da un’idea audace di Daniele Coluzzi: far uscire i personaggi dei miti greci dalle aule di scuola e farli entrare in un romanzo. Quindi, niente film con effetti speciali hollywoodiani, o buffe storie animate alla Pollon, ma quasi 300 pagine scritte, nate sul web e diventate carta e inchiostro grazie a Rizzoli Editore.

Copertina libro Io sono Persefone di Daniele Coluzzi

Un’idea ancora più coraggiosa se consideriamo che non solo il libro è aderente alle fonti letterarie, ma sa essere cupo senza essere scabroso, passionale senza essere volgare, avvincente senza dover ricorrere a scene di sesso o di violenza, furbi trucchetti per scrittori senza qualità.

Protagonista è Persefone (la Proserpina dei Romani) e il libro narra una storia che tutti in qualche modo hanno letto (o che almeno hanno “visto” nella magnifica opera del Bernini), e che, nonostante questo, riesce ad essere, grazie alla mano dell’autore, originale e nuova, restituendo vita, pensieri, emozioni e desideri alla figlia di Demetra. Rivive Persefone e rivivono gli dei dell’Olimpo, le Erinni degli Inferi e le Sirene della costa del Cilento, in un racconto epico che sembra un romanzo young adult, ma di quelli scritti bene.

Il punto di forza del libro. Il fatto che Coluzzi sia riuscito a tratteggiare una Persefone così moderna, senza renderla ridicola, fa già capire le capacità e lo stile dell’autore.

E il punto di forza del libro è proprio il modo in cui riesce a narrare la personalità di questa giovane dea, che assomiglia a una qualsiasi ragazza dei nostri tempi, divisa tra l’interesse a restare ancora bambina e la necessità di crescere e compiere delle scelte. Il rapimento di Ade rappresenta quindi lo spartiacque metaforico tra infanzia ed età adulta, un momento di passaggio che Persefone (e Coluzzi) affronta pagina dopo pagina.

Perché leggere Io sono Persefone: perché è un originale “romanzo di formazione”, ancora più piacevole perché basato su solide basi dell’epica greca (e un po’ di ripasso non fa mai male); perché Daniele Coluzzi è uno scrittore italiano (e io sono di parte, si sa!); perché è un libro nato e scritto per i ragazzi, per guidarli alla scoperta dei miti greci ma anche per accompagnarli, con un buon libro, in quello strano periodo chiamato adolescenza, un periodo di cui tanti, dai pedagogisti agli psicologi, dai filosofi agli educatori, parlano e straparlano, coprendo le voci di scrittori e insegnanti.

Genere: young adult/romanzo storico.

L’attraversaspecchi – Fidanzati dell’inverno, di Christelle Dabos – pag. 504

Con “Fidanzati dell’inverno”, romanzo uscito in Italia nel 2018 per la Edizioni e/o, e primo libro della serie fantasy – romantica “L’attraversaspecchi”, Christelle Dabos dà vita non solo a mondi nuovi e originali, ma soprattutto a personaggi complessi e affascinanti. La storia inizia sull’accogliente Anima, una delle ventuno Arche in cui, in un passato imprecisato, il mondo è stato diviso. Qui vive Ofelia, una giovane con due poteri molto speciali, “leggere” il passato degli oggetti che tocca e usare gli specchi come “porte” per spostarsi da un posto all’altro. Ma nel tempo di una manciata di capitoli, il racconto si sposta su un’altra Arca, gelida e coperta di ghiaccio, il Polo, perché Ofelia è stata promessa in sposa a Thorn, Intendente di Città-cielo. Un matrimonio combinato che risponde a logiche di potere di cui Ofelia è all’oscuro e che la ragazza comprenderà a poco a poco, imparando anche a conoscere il suo fidanzato e la famiglia da cui proviene.

Il punto di forza del libro: nonostante il libro poggi su una struttura solida, con ambientazioni fantastiche ma al contempo facili da capire e da ricordare (diversamente da altri libri di fantasy, tanto osannati ma altrettanto faticosi e contorti), l’aspetto più accattivante del libro è certamente la caratterizzazione dei personaggi. L’impacciata Ofelia, il freddo Thorn, ma anche l’ambiguo Archibald e la tormentata Berenilde: ognuno di essi ha una personalità che si svela a poco a poco, attirando e respingendo il lettore con gesti generosi e bassezze, lampi di genio e stupidi errori. La Dabos riesce magnificamente nell’intento di creare persone più che personaggi, che paiono maturare con lo scorrere delle pagine.

Perché “Fidanzati dell’inverno” è un libro da leggere: perché le Arche, le Città, le Famiglie inventate dall’autrice sono veramente ben delineate e originali, non avendo nulla da invidiare ad altri mondi fantastici più conosciuti; ma anche perché è una storia d’amore, o almeno questo è quello che garantisce la quarta di copertina, consolando gli “orfani” di Twilight. E anche perché è una saga che, solo vedendo la consistenza del primo libro, promette di tenere compagnia al lettore per almeno 2.000 pagine.

Gli altri tre romanzi della serie L’ Attraversaspecchi sono:
– Gli scomparsi di Chiardiluna;
– La memoria di Babel;
– Echi in tempesta.

Genere: fantasy

Sirene, di Tricia Rayburn

Sirene è il primo romanzo di una trilogia fantasy young adult ideata da Tricia Rayburn.Romanzo young adult Sirene di Tricia Rayburn Pubblicato negli Stati Uniti nel 2010, è uscito in Italia nel 2011 per Edizioni Piemme, sulla scia di altri romanzi paranormal romance come Twilight o Fallen. Vanessa e la sorella Justine trascorrono, come ogni estate, le loro vacanze a Winter Harbour, nel Maine. Tutti gli anni ritrovano Simon e il fratello Caleb, con cui sono cresciute giocando, pescando e facendo tuffi e nuotate nell’oceano. Ma questa estate è diversa: tra Justine, che ormai ha diciotto anni, e Caleb è scoppiata un’attrazione che li spinge a sfide pericolose, come gettarsi dalla scogliera di Chione mentre infuria un temporale. I due ragazzi riescono a riemergere e a tornare a riva, ma il cielo e il mare sembrano impazziti. A momenti di sole e calma si alternano burrasche e grandinate e nel giro di pochi giorni una terribile sequenza di cadaveri riaffiora dalle onde. Un mistero sembra celarsi sotto la superficie, un mistero che Simon, laureato in meteorologia, tenta di risolvere con la scienza e la ragione. Ma Vanessa capisce che c’è qualcosa di diverso, di oscuro, una magia nell’acqua che sembra responsabile anche della scomparsa di Justine e Caleb.

Il punto di forza del libro: è l’ambientazione del romanzo, la costa del Maine, a cui l’autrice attribuisce una ruolo quasi da protagonista. Le scogliere, i laghi e i boschi sono il paesaggio perfetto per una storia d’amore e magia, dove il sole e le nuvole, il vento e le onde si rincorrono come i personaggi del racconto.

Perché leggere Sirene: perché è un romanzo urban fantasy originale e romantico, in equilibrio tra sensuale e soprannaturale, un libro adatto alle ragazze, anche a quelle con qualche ruga. E perché è già possibile leggere il seguito, Il richiamo della sirena. Per ora il terzo libro, Dark Water, non è stato tradotto in italiano.

Genere: romanzo young adult (fantasy)