Genere: romanzo d’avventura
“Vita di Pi” è un romanzo di Yann Martel, uscito in Canada del 2001 e arrivato in Italia l’anno seguente. Diventato famoso per lo spettacolare film che ne è stato tratto, diretto da Ang Lee, si presenta come la biografia di un naufrago, raccontata attraverso le parole di questi e le spiegazioni dell’autore. Piscine Molitor Patel, ribattezzatosi solo “Pi” per sfuggire alle canzonature dei compagni di scuola, ha sedici anni ed è figlio del direttore dello zoo di Pondicherry, in India. Quando suo padre decide di vendere buona parte degli animali a degli zoo americani e di emigrare in Canada, si imbarca con tutta la famiglia su un mercantile giapponese, per attraversare l’Oceano Pacifico. Ma, al largo delle Filippine, la nave affonda e Pi è l’unico a salvarsi. Più precisamente è l’unico umano, perché sulla scialuppa con lui ci sono una zebra, un orango, una iena e Richard Parker, una tigre del Bengala. Rimasti a contendersi il posto più in alto della catena alimentare, Pi e Richard Parker instaureranno un rapporto misto di timore, amicizia e rispetto e affronteranno insieme le paure del mare e dell’anima.
Il punto di forza del libro: è il modo poetico e, allo stesso tempo, avvincente con cui Martel narra questa storia. L’autore, nella finzione del romanzo, ci dice subito di aver scritto il libro dopo aver parlato con Pi Patel. Il naufrago non è quindi annegato, né finito nelle fauci di Richard Parker e il finale è pertanto noto (per quanto nelle ultime pagine del libro si nasconda qualcosa di inaspettato). Eppure Martel crea un romanzo d’avventura degno di Stevenson, London o Salgari, con precise spiegazioni sulle tecniche impiegate da Pi per sopravvivere alla fame, alla sete e a Richard Parker.
A ciò, l’autore aggiunge la poesia, le riflessioni sulla vita e sulla religione. Curioso è il fatto che il libro sia uscito ufficialmente l’11 settembre 2001. Quasi a voler ricordare ai propri lettori che una convivenza tra religioni e popoli diversi è possibile, Martel presenta Pi contemporaneamente come induista, cristiano e musulmano, un uomo innamorato di un Dio che è forza, amore e fratellanza.
Perché leggere Vita di Pi: perché, come i grandi romanzi d’avventura del passato, aiuta a crescere. Infonde coraggio, ottimismo, speranza. E non importa se l’adolescenza è finita da un pezzo. Questo è un libro che va letto, ad ogni età.
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