Che ad Alessia Gazzola piaccia scrivere di dottori è comprensibile, vista la sua laurea in Medicina. Che poi le riesca bene è risaputo, dopo il successo, letterario e televisivo, dei libri de L’ Allieva, da cui è stata tratta, appunto, la serie TV omonima, con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale.
Qui la storia si sposta a Verona (dove vive anche la Gazzola) e vede protagonista Costanza Macallè, giovane medico con una specializzazione in Anatomia Patologica in tasca e una figlia a carico.
Costanza, pur di lavorare, accetta un assegno di ricerca in Paleopatologia e, partita da Messina, arriva nella città scaligera convinta di fermarsi il meno possibile, giusto il tempo che Carrie, una broker inglese, le trovi una casa e un impiego in Gran Bretagna.
Ma le occasioni dall’Inghilterra scarseggiano e Costanza inizia a pensare sempre più insistentemente a una persona che credeva ormai di aver rimosso dalla propria vita e dai propri ricordi.
Questione di Costanza è il primo libro di una nuova serie, uscito nel 2019 per Longanesi.
Il punto di forza del libro: trattare un argomento che si conosce bene è sicuramente un vantaggio, ma bisogna anche essere dei bravi narratori per costruire una storia che meriti di essere letta. La Gazzola è di certo una valente autrice, e il risultato è un libro leggero, frizzante, adatto per ritagliarsi un momento di svago. In più, i personaggi sono ben caratterizzati, con pregi e difetti, che li rendono umani e verosimili.
Perché è un libro da leggere: perché l’ambiente medico non perde mai il suo fascino, da Patricia Cornwell in poi (senza contare le innumerevoli serie televisive!); perché la storia scorre via facilmente, con dialoghi divertenti e una trama accattivante. E perché le scrittrici italiane sono sempre da leggere, soprattutto quando alle spalle hanno una preparazione impeccabile.