Basta plastica – Cosa possiamo fare per fare davvero la differenza è un libro facile e veloce da leggere, scritto con lo scopo di sostenere una filosofia altrettanto semplice, da capire e da applicare: la #soluzionein2minuti. Martin Dorey è uno scrittore e un surfista, ma soprattutto è il fondatore di Beach Clean Network, nonché del movimento #2minutebeachclean (su Facebook e Instagram), progetto nato con l’intento di spronare chiunque metta piede su una spiaggia a raccogliere i rifiuti che vede (ma per solo due minuti). Se tutti lo facessero, non solo la raccolta dei rifiuti aumenterebbe esponenzialmente, ma, soprattutto, si diffonderebbe l’idea che per la plastica, come per molte delle risorse del nostro pianeta, l’approccio deve essere sempre più quello del “Riduco – Riuso – Riciclo“.
Il libro è edito in Italia da Aboca S.p.A. e, oltre a una utile serie di utili “soluzioni in 2 minuti”, propone anche una check-list di azioni da mettere in pratica, trenta consigli sensati e concreti per iniziare subito a proteggere l’ambiente.
Il punto di forza del libro: è la sua semplicità, che lo rende praticamente inattaccabile anche dai più fanatici dell’ “usa-e-getta”. Dorey ricorda l’inutilità della “fast-fashion” (peraltro orribile), la pericolosità delle cannucce, l’assurdità delle borsette di plastica. Ma bacchetta anche consumi più stupidi ed inutili, che vediamo tutti i giorni, a partire dagli astucci di scuola dei bambini, zeppi di evidenziatori e penne biro (ma guai a suggerire ad una maestra di usare una penna stilografica per scrivere e una matita per sottolineare!).
Perché è un libro da leggere: perché è saggio, ma non pedante; perché è basato su ricerche e dati, ma esposti con una grafica divertente; perché presenta un problema enorme, ma non permette che questa dimensione sia una scusa per non fare nulla. E perché ci sprona a usare intelligenza e umiltà, non necessariamente in quest’ordine.