La ribelle, di Valeria Montaldi

Genere: romanzo storico

“La ribelle” è un romanzo del 2011 di Valeria Montaldi, una scrittrice che è una certezza per gli amanti del romanzo storico. La storia è ambientata nel 1254 ed inizia a Parigi, dove conosciamo Caterina da Colleaperto, un medico e una donna, un La ribelleconnubio che, per l’epoca, è ancora visto con sospetto. Usata come capro espiatorio per coprire quello che, nel Duecento, è un reato, Caterina, italiana, ritorna in Patria, a Milano, tentando di ricostruire la propria vita. Alla storia di Caterina si intreccia quella di un sarto milanese, uno dei primi artefici di quella che diventerà l’alta sartoria italiana.

Il punto di forza del libro: è la figura di Caterina, un personaggio splendidamente tratteggiato, forte, realistico, quasi troppo moderno per l’epoca. Ma, come ha modo di scrivere l’autrice nelle note, nel Medioevo esistevano delle donne medico e il fatto che se ne abbia testimonianza attesta non solo il loro valore, ma anche la loro libertà di operare. Inoltre, non tralasciamo il fatto che una rivoluzione, per sua stessa natura, parte solo da chi ha uno spirito “moderno”, e l’aprire la professione medica alle donne, alle quali era concesso al massimo di fare le levatrici, è stata una vera rivoluzione. Quindi Caterina è comprensibilmente moderna, ma autenticamente medievale.

Perché leggere La ribelle: innanzitutto perché è un romanzo di Valeria Montaldi, una delle scrittrici più valide della letteratura contemporanea italiana. E poi perché è un romanzo che, accanto al consueto magistrale realismo dei romanzi di Valeria Montaldi, trasmette un concreto ottimismo. Per mia personale preferenza, avrei tralasciato qualche scena un po’ forte, e, per questo, non lo considero adatto ad un pubblico molto giovane, ma per un lettore adulto è di certo una lettura da consigliare.

5 pensieri su “La ribelle, di Valeria Montaldi

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