Una ragazza intrattabile è l’adattamento ai giorni nostri, in forma di romanzo, de La bisbetica domata di Shakespeare. Scritto da Anne Tyler, e pubblicato in Italia per Rizzoli nel 2016, fa parte di un’operazione compiuta dalla casa editrice Hogarth per ricordare i 400 anni dalla morte del più famoso commediografo inglese. A questa “impresa letteraria” partecipano anche Margaret Atwood, che si cimenta con La Tempesta, Tracy Chevalier con Otello, Howard Jacobson con Il mercante di Venezia, Jo Nesbø con Macbeth, Edward St Aubyn con Re Lear e Jeannette Winterson, con Il racconto d’inverno. Kate Battista, sarcastica e disillusa ventinovenne di Baltimora, è la nuova Caterina, mentre Petruccio diventa Pëtr Ščerbačëv, l’assistente russo di suo padre. Da anni il padre di Kate sta conducendo promettenti ricerche sulle malattie autoimmuni. Ormai è ad un passo dalla scoperta che premierà i suoi sforzi e i suoi sacrifici, ma il visto del brillante Pëtr è in scadenza e il giovane ricercatore rischia di dover lasciare gli Stati Uniti. Una soluzione potrebbe essere quella di fargli sposare una ragazza americana, per ottenere così la green card. E Kate appare la candidata ideale.
Il punto di forza del libro: è il collegamento con la commedia del 1590, che spinge a cercarne i punti in comune. Per fortuna Pëtr risulta più simpatico di Petruccio e la Tyler evita il monologo finale di Caterina, per aprire invece una finestra sul futuro, presentandoci i due protagonisti a distanza di qualche anno.
Perché leggere Una ragazza intrattabile: per curiosità, ossia per vedere se una storia come quella de La bisbetica domata può funzionare anche a distanza di 400 e più anni. Perché la Tyler ha vinto un premio Pulitzer per Lezioni di Respiro, e quindi di scrittura se ne intende. A onor del vero, bisogna dire che non è proprio il miglior libro che abbia scritto, ma del resto nemmeno La bisbetica domata è l’opera più riuscita di Shakespeare.