The 100 é un romanzo fantasy young adult di Kass Morgan, pubblicato in Italia nel 2016 da Rizzoli. In uno spaventoso futuro distopico, dove quello che resta dell’umanità vive in tre navi spaziali che orbitano intorno alla Terra, le vite di Clarke e Wells, Glass e Luke, Bellamy e Octavia vengono sconvolte dall’improvvisa decisione del Consiglio che governa la colonia: cento giovani saranno mandati sulla Terra. Ma la Terra é stata abbandonata secoli prima a causa di una guerra nucleare, i cui effetti potrebbero ancora uccidere chi vi ritornasse troppo presto. La scelta ricade quindi su un centinaio di giovani detenuti, considerati sacrificabili dagli spietati membri del Consiglio. Tra questi vi sono anche tre ragazze, Clarke, Glass e Octavia, la cui fine appare pertanto già segnata. Tra chi cercherà di rimanere sulle astronavi e chi proverà ad imbarcarsi sulle navicelle dirette sulla Terra pur di proteggere chi ama, il racconto rimbalza tra lo spazio e il pianeta, tra il presente e il passato, tra amicizie, amori e legami di sangue.
Il punto di forza del libro: é l’intrico della trama, che la Morgan dispiega lentamente, lasciando al lettore il piacere di conoscere i personaggi un poco per volta. Grazie ai frequenti flashback, le vite e i caratteri dei sei protagonisti prendono forma senza bisogno di noiose descrizioni, rendendo il romanzo veloce e piacevole.
Perché leggere The 100: perché è una romantica storia d’amore e amicizia, con in più un’ambientazione fantasy originale e ben raccontata. E anche perché, nonostante la giovane età (e grazie alla traduzione di Maria Concetta Scotto di Santillo) la Morgan scrive in maniera scorrevole, accattivante, pulita, senza errori, tutte qualità che purtroppo difettano ad altri romanzi young adult più famosi. E infine perché è il primo di una tetralogia, nonchè l’ispirazione per la serie televisiva omonima.
Cavoli, a me non è piaciuto per niente. La serie tv è al di sopra del libro di una spanna. La cosa che più mi ha disturbata è la povertà del mondo costruito: in un buon libro distopico, il setting è 50% del lavoro e purtroppo per me la Kass ha fallito dicendoci ben poco della Terra, soprattutto di cosa è successo alla Terra, o dell’astronave. Sì, ci lancia molti indizi, ma non spiega mai veramente nulla. E ho odiato i personaggi, tutti: non interagiscono mai, se non per limonare. Ma ho scritto una recensione intera e spiegare bene nei commenti è difficile.
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Ciao, ti ringrazio intanto per aver visitato il mio sito. In merito a The 100, hai sicuramente ragione riguardo alle scarse descrizioni della Terra dopo la guerra nucleare che l’ha resa inabitabile. A volte però voler raccontare nei minimi dettagli le ambientazioni può rendere la narrazione un po’ noiosa. La sua scorrevolezza è uno dei motivi per cui ho apprezzato il libro. Ad esempio, Rebel (https://michelapettina.com/2015/12/19/rebel-il-deserto-in-fiamme-di-alwyn-hamilton/) mi è piaciuto per lo stesso motivo. Seguirò il tuo consiglio e inizierò a guardare la serie TV di The 100. Ciao!
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