Genere: autobiografia
“Il tredicesimo dono” nasce da una storia vera, quella di Joanne Huist Smith e dei suoi figli, Benjamin, Nicholas e Megan. Pubblicato nel 2014, racconta di quanto accaduto all’autrice nei dodici giorni che precedettero il Natale del 1999, il primo Natale senza l’amato marito Rick, morto due mesi prima. Il 13 dicembre la Smith si sveglia in ritardo e, mentre freneticamente corre fuori di casa per prendere l’auto, quasi non si accorge di una pianta di poinsettia (la tradizionale Stella di Natale) che qualcuno ha lasciato fuori dalla porta. L’autrice tenta di ignorarla, così annientata dalla perdita del marito da non avere nemmeno la forza di affrontare il Natale, con tutto il suo bagaglio di gioia e ricordi. Ma a questo dono se ne aggiungeranno altri undici, ciascuno corredato da un biglietto che riprende la canzone “The twelve days of Christmas”. Ad ogni regalo, portato da anonimi benefattori di cui l’autrice e i figli tenteranno di scoprire l’identità, la famiglia inizia lentamente a riprendersi, a farsi coraggio, a sorridere ancora.
Il punto di forza del libro: è il suo essere una storia vera, una storia dolorosa (e quindi che vi farà piangere) ma anche ottimista e commovente (e sorriderete e poi piangerete ancora di più).
Perché leggere Il tredicesimo dono: perché è un libro carico di speranza, scritto molto bene (la Smith è una giornalista), semplice e scorrevole. Un libro che possono leggere tutti, o meglio, che dovrebbero leggere tutti.
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