“La banda della culla” è il primo romanzo di Francesca Fornario, esilarante autrice di satira per la radio e la televisione. Pubblicato nel 2015 da Einaudi, il libro incrocia la storia di sei personaggi, tre coppie che si trovano a fronteggiare la maternità. Claudia e Francesco sono due squattrinati studenti, incastrati in un farraginoso sistema universitario. Veronica e Camilla desiderano matrimonio e figli, ma sono nate nel Paese sbagliato. Giulia e Miguel sono alla soglia dei quarant’anni e sentono che il tempo a loro disposizione sta per scadere.
Il punto di forza del libro: in realtà sono due, ossia lo stile della Fornario, caustico, brillante, irriverente, maleducato, a volte spiazzante, e la storia, originale nella sua ordinarietà. La narrazione non è mai lineare, eppure è chiara e scorrevole. Il racconto apre a ogni capitolo un diverso seguito, un finale scontato e uno sorprendente, un cambiamento prevedibile e uno improbabile.
Perché leggere “La banda della culla”: perché è un libro maturo e intelligente, e lo è anche perché usa un vocabolario sanguigno e diretto. E perché racconta quello che tutti sanno, e cioè che la vita è assurda e ingiusta. Ma anche che ognuno di noi ha la possibilità di reagire e di provare a cambiare il mondo. E se non ci riuscirà, almeno, provandoci, “avrà cambiato un poco” sé stesso. E “questa, ecco, questa è una buona cosa da insegnare ai” propri “figli”.
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