Genere: romanzo di formazione
Il mio amico Nanuk, pubblicato da Sperling & Kupfer, è un libro del 2014 di Brando Quilici. Uscito appena un mese prima dell’omonimo film, racconta dell’amicizia che lega il quattordicenne Luke a Nanuk, un orsetto polare. Quando infatti mamma orsa si spinge fino in città e viene catturata dai rangers, il suo cucciolo, rimasto solo, si rifugia nel garage della casa di Luke. Il ragazzo, dopo aver visto partire l’elicottero che riporta l’orsa a Cape Resolute, decide di riportare Nanuk alla madre e, rubata una slitta all’amico Muktuk, esperta guida meticcia, parte per un viaggio lungo e pericoloso verso nord. Durante il viaggio, in cui i due incontreranno orsi e sterne, balene e balenieri, gli insegnamenti del padre di Luke, scomparso con il suo aereo durante un’operazione di recupero nell’Artico, si riveleranno preziosi. Ma Luke e Nanuk capiranno presto che la loro sopravvivenza dipende soprattutto dalla loro amicizia.
Il punto di forza del libro: è la rara capacità di Brando Quilici di rendere emozionante e poetico un racconto che presenta necessarie descrizioni tecniche e che, pur se incentrato sul legame tra Luke e Nanuk, concede ampio spazio ai paesaggi artici, proprio come un documentario.
Perché leggere Il mio amico Nanuk: perché è la realizzazione di un progetto che Quilici ha voluto fortemente, riuscendo, grazie a talento e caparbietà, a creare contemporaneamente un ottimo libro e un grande film. E perché, una volta di più nella sua carriera, Brando Quilici dimostra di essere non solo un eccellente documentarista, ma anche un eccezionale narratore, e ciò indipendentemente (se non forse per una incolpevole eredità genetica) dalla parentela con il leggendario Folco.
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