In viaggio con gli dei – Guida mitologica della Grecia, di Giulio Guidorizzi e Silvia Romani – 256 pagine

Si può dire che, rispetto ad altri libri, “In viaggio con gli dei – Guida mitologica della Grecia”, partaIn viaggio con gli dei, guida mitologica della Grecia avvantaggiato, come un atleta a cui, nella gara di corsa allo stadio di Olimpia, fosse stato concesso di posizionarsi 100 metri più avanti, senza incorrere in multe e nell’ignominia di vedersi dedicare uno degli “Zanes” in bronzo. Parlare infatti della Grecia e intrecciare le impressionanti rovine di oggi con i miti che alle stesse hanno dato loro vita, non può che conquistare il lettore, che in questo libro trova non solo una guida, ma un racconto, o meglio una serie di racconti, che vanno da Omero a Pausania, da Byron a Schliemann, da Creta a Efira, passando per Micene, Corinto ed Epidauro.
Edito nel 2019 per Raffaello Cortina Editore, “In viaggio con gli dei – Guida mitologica della Grecia” è un libro essenziale per chi ama la Grecia, soprattutto per chi pensa di conoscerla già.

Il punto di forza del libro: se la storia e la geografia greche sono un vantaggio, non sono però il punto di forza, che è, invece, la capacità di Giulio Guidorizzi e di Silvia Romani di mescolarle in modo eccezionale. L’indiscussa competenza accademica dei due autori trova la giusta chiave di narrazione attraverso un linguaggio moderno, un’ironia leggera, nonché i chiarificanti disegni di Michele Tranquillini.

Perché leggere “In viaggio con gli dei – Guida mitologica della Grecia”: non solo perché è interessante, ma perché è scritto bene; non solo perché è coinvolgente, ma perché è anche utile; non solo perché parla di Grecia, ma perché parla di noi, popoli del Mediterraneo, che da questa penisola e da questa manciata di isole meravigliose in qualche modo deriviamo, anche solo culturalmente. In fondo, una battuta di un film recita: “Esistono solo due categorie di persone: i greci e tutti quelli che vorrebbero esserlo.”

Genere: saggio (guida)

Morte all’Acropoli, di Andrea Maggi

Genere: romanzo storico (giallo)

“Morte all’Acropoli”, pubblicato nel 2014 da Garzanti, è il romanzo d’esordio di Andrea Maggi. Ambientato nell’Atene del IV secolo a.C., si presenta come la prima avventura di un nuovo investigatoreMorte all'Acropoli dell’antichità, Apollofane, un mercante che si improvvisa logografo (ossia avvocato) per onorare una promessa fatta molti anni addietro. È questo il motivo per cui decide di occuparsi della difesa di Eurifemo, arrestato per l’omicidio di un uomo, ma anche tristemente noto per essere un licantropo. Grazie all’aiuto dello schiavo Strepsiade, dell’etera Filossena e di Mida, un asino dai comportamenti quasi umani, non solo riuscirà a scagionarlo, ma si lancerà anche alla ricerca del vero assassino, rischiando però non solo la sua vita, ma anche quella dei suoi amici.

Il punto di forza del libro: é la dettagliata ambientazione storica, ricca di particolari su Atene e sullo stile di vita del tempo. L’utilizzo massiccio degli aggettivi, che in alcuni punti rischia di appesantire la narrazione, risulta comunque funzionale alla ricostruzione e caratterizza lo stile di Maggi, conferendogli una spiccata originalità. Anche l’uso costante di grecismi al posto dei corrispondenti termini italiani, uso che a volte rende la lettura meno scorrevole, può essere considerato interessante, soprattutto per chi apprezza la storia ellenica.

Perché leggere Morte all’Acropoli: perché è la prima, riuscita, prova di uno scrittore italiano, una novità nel panorama letterario. E anche se nel testo si trovano alcune ripetizioni e qualche leggera disarmonia nei tempi verbali, non è comunque niente di grave, niente che un editing migliore non possa correggere. E soprattutto niente che possa diminuire il valore di questo buon libro.