Il nuovo calendario dell’Avvento, di Antonia Arslan

“Il nuovo calendario dell’Avvento”, nella nuova edizione del 2014 di PiemmeVoci, é unCopertina libro Il nuovo calendario dell'Avvento di Antonia Arslan libro di Antonia Arslan, scrittrice italiana di origine armena. Difficilmente catalogabile (un po’ autobiografia, un po’ raccolta di racconti), narra in 25 capitoli – tanti quanti i giorni di un calendario di avvento – altrettante storie, tutte collegate, direttamente o indirettamente, alla vita dell’autrice.

Il punto di forza del libro: é la sottile dolcezza, a volte venata di malinconia, che lega tra loro i venticinque racconti. Con uno stile impeccabile ma al contempo semplice, la Arslan srotola il filo dei ricordi e con questo trascina con grazia i lettori nel mondo della sua infanzia: le rimpatriate della grande famiglia armena, con “parenti in tante parti del mondo”; le lunghe estati sul mare veneziano, non ancora soffocato di locali notturni e cemento; le memorie di un popolo, quello armeno, che si intrecciano alle tradizioni della campagna veneta.

Perché leggere Il nuovo calendario dell’Avvento: perché è un libro piacevolmente insolito, commovente ma non triste, scorrevole ma non banale, che invita a “lasciarci cullare dal ritmo lieve della tenerezza”. E perché ogni racconto è luminoso e denso di particolari come una bella fotografia. Una fotografia che fa venir voglia di conoscere di più della storia del popolo armeno, con un altro libro (Antonia Arslan ha scritto anche “La masseria delle allodole”, finalista al Campiello, premio Stresa per la narrativa e diventato un film). Oppure con una valigia al seguito e aiutati da una buona guida di viaggio, quale quella di Nadia Pasqual, “Armenia e Nagorno Karabakh: monasteri e montagne sulla via della seta”, la prima guida italiana interamente dedicata all’Armenia.

Genere: autobiografia

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