Genere: romanzo giallo
“Se ho paura prendimi per mano” è il primo romanzo di Carla Vistarini, apprezzata sceneggiatrice per la televisione, nonché autrice di canzoni e testi teatrali. Uscito nel 2014 per Corbaccio, inizia con una rapina in un supermercato, durante la quale una donna muore e un barbone, lo Smilzo, si ritrova accanto una bambina di circa due-tre anni. La piccola non parla (a parte qualche farfugliamento e un inequivocabile “f-f-f…gulo”) e lo Smilzo, ex analista finanziario braccato dai debitori e dal Fisco, vorrebbe consegnarla alla polizia e ritornare a nascondersi sotto i ponti. Ma quando un tizio sinistro cerca di portarla via con la forza, decide di intervenire e scappa via con lei. Tra sparatorie notturne e telefonate minatorie, sicari prezzolati e avvocati senza scrupoli, lo Smilzo e la bambina cercheranno un rifugio e un senso alla tragedia che li ha fatti incontrare.
Il punto di forza del libro: è la caratterizzazione dei personaggi, che sono non solo molto reali, ma anche complessi e vivaci, alcuni divertenti e altri, almeno due o tre, magistralmente odiosi. Oltre allo Smilzo e alla bambina, incontriamo un prete che potrebbe fare il battitore di baseball, un commissario di polizia che si sottovaluta, un agente dall’animo artistico, un ex professore di fisica un po’ svampito e pure un chihuahua con una forte personalità.
Perché leggere Se ho paura prendimi per mano: perché è avvincente, ma anche ironico e scanzonato. La narrazione non segue un unico punto di vista, ma propone frequenti cambi di prospettiva, regalando, con sapiente lentezza, tutti i tasselli che ricompongono una storia originale e intrigante. Peccato però per il finale, che appare un po’ frettoloso. O forse, è solo la voglia di leggere un altro libro di Carla Vistarini?
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